Teshuvah

Sommo Sacerdote offre il sacrificio di un capro sull'altare in espiazione dei peccati durante Yom Kippur (immagine da "Treasures of the Bible", 1894)

Il pentimento, chiamato teshuvah o teshuva (in ebraico תשובה?, letteralmente "ritorno"), è il modo di espiare i peccati nell'ebraismo, spesso raggiungendo la redenzione, collettiva e individuale.

(HE)

«תְּחַטְּאֵ֣נִי בְאֵז֣וֹב וְאֶטְהָ֑ר תְּ֝כַבְּסֵ֗נִי וּמִשֶּׁ֥לֶג אַלְבִּֽין׃ תַּ֭שְׁמִיעֵנִי שָׂשׂ֣וֹן וְשִׂמְחָ֑ה תָּ֝גֵ֗לְנָה עֲצָמ֥וֹת דִּכִּֽיתָ׃ הַסְתֵּ֣ר פָּ֭נֶיךָ מֵחֲטָאָ֑י וְֽכָל־עֲוֺ֖נֹתַ֣י מְחֵֽה׃ לֵ֣ב טָ֭הוֹר בְּרָא־לִ֣י אֱלֹהִ֑ים וְר֥וּחַ נָ֝כ֗וֹן חַדֵּ֥שׁ בְּקִרְבִּֽי׃»

(IT)

«Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve... Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.»

Le grandi Festività ebraiche, specialmente Yom Kippur, rappresentano il periodo particolarmente appropriato per la teshuva: durante altre viene invece proibita questa, come in alcuni periodi e/o occasioni e/o presso alcuni individui come il Mohel, un Bar mitzvah, ecc.

  1. ^ Salmi 51:9-12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

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